martedì 11 marzo 2014

Rabbia

Incazzato nero mi reco al lavoro. Ce l'ho con me stesso, quindi con tutti. Fanno a presto a dire, stai tranquillo, passa. Mah, domani! Divengo ancora più rabbioso. Come faccio a stare con gli altri se li odio, li vorrei sterminare? Calma allora, non prendere l'ascia, respira. Penso che come me si sono comportati o hanno avuto il mio stesso sentore i più grandi ideatori della storia o...i più grandi assassini o suicidi, Non è che mi tranquillizza la cosa. Il bello è che vado da due psicologhe, che si vede non sono brave. Sì, lì per lì, qualcosa fanno, ma dopo la mia rabbia schizza fuori e addio. Per stamane ripongo la spada, poi si vedrà. La verità è che odio ancora chi mi ha fatto del male da bambino, come quel difensore che mi prendeva a calci da dietro e solo ora, giuro, gli darei una bella gomitata in viso, ma sia i miei anni sia la pochezza dei psicologi di ora, non mi fanno risolvere in grazia la mia folle rabbia. Buon mattino, se pensate di uccidere qualcuno non fatelo. Se pensate di farvi fuori, come dice quel fessacchiotto bonario di Venditti, aspettate domani. Dopo la rabbia è il sole!

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