Doriano
Romboni è morto in moto a Latina, mentre correva per il circuito Sic Supermoto
Day per ricordare il centauro Marco Simoncelli, perito anche lui in un
circuito, il Moto Gp, alla guida della sua amata moto.
Io sono
completamente contrario a queste manifestazioni. Al massimo si dovrebbe andare
a piedi in un monastero, un eremo, non scegliere di morire in moto, per commemorare
un ragazzo che è morto nello stesso modo.
Gli
organizzatori si dovrebbero fare un esame di coscienza; quello della
motocicletta è uno sport troppo pericoloso per le celebrazioni; basta una gita
in mountain bike tranquilla, non troppo in salita. A 300 all’ora, quando flirti
con la tua possibile futura compagna, la morte, non si festeggia, è una cosa
assurda, inammissibile. Viviamo in un mondo pericoloso già di per sé, fermiamo
queste corse rievocative, che sono più pericolose di quelle diciamo normali,
del Moto Gp circuito, perché almeno lì si è più coperti, seguiti, sicuri. Grande rispetto per la memoria del grande Sic, e anche Rambo era troppo
giovane per morire.
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