martedì 8 ottobre 2013

Chi ci ammazza? 50enni a Rimini.

Chi ci ammazza? Lo dice il divo Claudio Baglioni nel suo ultimo disco. Cinquantenni sconvolti, corteggiati da maliziose ragazze, che al mattino “vedono arancione” al lavoro ma non possono andare in pensione, guai; ti fermi, ti pieghi ma non ti rompi. Si recano nelle migliori palestre, circondati da bellezze romagnole senza tempo, rigorosamente more e sexy, ma anelano all’ex che hanno lasciato perché non tanto giovane da stare al pari con loro, scattanti, muscolosi e rasati. A quell’età hai o nemici o amici, non c’è via di mezzo. La ragazzina che ti avvicina in mensa ti ascolta, ma appena dici che ti rechi nella palestra spaziale, da John Travolta in Odissea 2001, si eclissano. Tu non puoi neanche dire: “Ma cosa vuoi, adesso provo, un po’ mi vergogno, sono tutti tirati”, no, sarebbe una sconfitta. Le sorridi e le dici: “Embe’, chettifrega?” Generazione molesta, arrogante, fasulla. Un tempo a 50 anni si moriva o si era cagionevoli, ora si fanno morire gli altri. Se prendi qualche pillola, anche per il mal di schiena, non ti fa più niente, non conosci rimorso, sei una macchina da guerra, un carro armato, niente ti abbatte. Esci dalla casa di mamma, abiti nel piano di sopra, e lasci una scia di profumo all’ultima moda, scioccante. Nascondi la paura di vivere, il pianto per un tuo genitore morto da poco; frequenti bar per giovani con uno sguardo assassino. Va be’, qualcuno ogni tanto sbarella, lo sguardo stavolta è quello di “chi tira di coca”, ma rimani loro amico, non ti fai più vedere ma gli telefoni, finché scompare dai tuoi orizzonti. “Chi ci ammazza”. Si passeggia nel Parco Cervi di sera tardi e non si ha paura, vai al bar al mare, t’intendi di tutto. Scrivi “Lettere al direttore” pensando di saperla più di tutti, ma non avanzi, arranchi, anche se ti senti il migliore, in toto. Il problema è il sesso, ami l’ex, moglie o convivente, ma quando la nutrizionista (bella come la palestra impone) ti fa gli occhi dolci, crolli. Poi sta a te prendere in mano la situazione. Fino a poco fa rimpiangevi il gioco del calcio, ora fai spinning e pensi solo all’oggi, sfottendo i giovani, alti mezzo metro più di te, perché non sono né saranno mai alla tua altezza. Sportiva e di tenore di vita.
Chi ci ammazza, forse perché non si ha paura di morire, ormai si sono passate tutte, hai vissuto abbastanza. Allora colpisci, corteggi la più bella, parli con i matti e con i muri anche se non sei coinvolto, butti le cicche dall’auto “ultimo modello” in corsa, suoni agli stop ai lenti, specie alle donne un po’ anziane. Un po’ più anziane di te. Sei da buttare, in fondo, ma chi ti ammazza? Vivrai più di tutti, sarai sempre l’ultimo, ma la tua già nota arroganza ti farà sentire per sempre giovane. “Mamma, oggi vado in palestra”. “Ok, Matteo, ma mettiti la maglia della salute, che oggi non è tanto caldo!”


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