mercoledì 8 agosto 2012

Ladri, ladri, ladri a Rimini.



Bennato risorto o Bob Dylan. Chitarra, armonica a bocca, tamburo e grancassa, si esibisce nel centro di Rimini con maestria. Ormai lo conoscono tutti l’abile saltimbanco delle sette note, con la bandana in testa e i bermuda Jeans. L’altra figura è una ragazza con la fisarmonica che si sposta nel corso, ora davanti alla Coin, poi verso Piazza Cavour. Da lontano sembra “quasi” normale, come me (concetto cui rifuggo da tanti anni), da vicino scopri che non è schietta (come si dice da noi a Rimini) ma mi assomiglia, con lo sguardo un po’ perso e forse bisognosa di affetto. Poi c’è quell’eccentrico signore/eterno ragazzo, con la chitarra, che canta come può in un inglese stentato. “Ehi come stai”? “Vuoi cantare con me?” Ah, questo sia di giorno che la sera, tra un gran daffare dei ladri di biciclette, che vanno a nozze tra selle e ruote, e strappo della dinamo come se fosse un trofeo da appendere sulle loro lerce magliette. Se hai sfortuna, ti fregano, tra gli stalli pieni in Piazza Cavour, vicino a tanta gente seduta e sudata, addirittura la bicicletta intera, comprata con i risparmi, dribblando per un giorno bund e spread ed euro che oscilla nel baratro. Tante gelaterie, bambini, ragazze che per un’ora evitano il mare e ti fanno scoprire il profumo di un intero giorno trascorso in spiaggia. Tutto bene, se non ci fossero quei maledetti furfanti che ti rubano un mezzo usato tanto qui a Rimini, la bici. La spiaggia, certo, è un’altra cosa, fresco tramonto carpito nei due bar lussuosi di Viserba i locali a Marina centro o la ruota del Porto Canale, ma il centro, per noi indigeni e turisti, offre sempre qualcosa di nuovo, magari ripetuto, ma ben accetto: il mercatino dell’antiquariato del venerdì, la visione del cinema degli Agostiniani, una granita che per un po’ ti toglie l’arsura, una birra nella piazzetta. Tutto questo tra bell’uomini e donne in ghingheri estiva, tra i suonatori abili e ladri che ti fregano il mezzo con cui sei arrivato fino a lì, sorridendo con la moglie e il figlio un po’ spazientito. L’associazione Pedalando e Camminando, Renzi, la Voce e altri media, ti suggeriscono come devi fare per evitare i furti, ma i ladri di biciclette (che purtroppo non sono come nel celebre film di De Sica) continuano imperterriti a rovinarti la magica serata lunga del Centro di Rimini, accompagnato dagli intonati suoni dei saltimbanchi del niente e del futuro incerto.


2 commenti:

  1. ...ma sai che credevo non si potesse commentare? Cliccavo sul "mi piace fb" e basta.
    Molto bello il tuo pezzo, mi fai assaporare l'indolenza calda delle città d'arte, un'altra Rimini, molto simile a Ravenna soprattutto per il furto belle bici. Io quest'anno ancora ce l'ho, ma l'hanno scorso ben due me ne hanno rubate e devo dirti che dalla rabbia avevo pensato di rubarne una pure io.
    Ciao :)

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  2. Ciao Paola, io stavo parlando a meno di 100 metri con due ....sagome, giovani un po' sfigatini e mi hanno rubato la sella ...ne ho presa un'altra ma non è la stessa cosa. Sì, in piazza e nel corso va in onda un'altra estate. Ciao buon ferragosto

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