lunedì 12 dicembre 2011

I diari del folle misantropo. Lolita e le altre.


Persino i misantropi e i misogini cascano davanti al sorriso di una ragazza giovane, non c’è niente da fare. Come il timido professore Immanuel Rat è soggiogato dall’avvenente Lola, una provocante Marlene Dietrich nel film del 1930 L’Angelo azzurro, regia di Josef von Sternberg, così i quaranta/cinquantenni post periodo bamboccione, cioè ancora un po’ legati ai genitori, perdono la testa per una biondina slavata, anche bruttina ma arrogante e padrona di sé. È inutile nasconderlo, chi non sogna una lolita che ti guarda come se ti prendesse in giro e che scherzi con te? Le ragazze emancipate sanno quello che vogliono, con uno sguardo possono rovinare famiglie, distruggere un connubio ritenuto inscindibile, minare un’unione perfetta magari un po’ sulle corde come un pugile suonato, ma che spera di librarsi ancora in volo, bianca come farfalle estive. Alcune ragazze ti mettono in imbarazzo, sono consapevoli che da loro dipende un futuro che può fare a pezzi un passato devoto e inchinante. Le guardi, magari al corso d’inglese, di ballo latino o in palestra (perché adesso le occasioni d’incontro sono numerose) ricambiano lo sguardo, fresche assassine di una vita intera o di un matrimonio-germoglio appena in fiore. Se non escono le tue fisime, le tue risate ridicole, la cadenza romagnola un po’ troppo accentuata, e se solo lo volessero “loro”, devi dare addio alla fresca o matura compagna di vita e immergerti nelle loro spire. Il freddo riso è un’esca troppo succulenta per i bamboccioni adulti o i nuovi virgulti, tanto da non riuscire a capire se la fanciulla in fiore (ma può essere anche una trentenne con un posto di lavoro solido quindi arrivata) vuole te o ti rigira come un pupazzo. Se solo sei attratto da un imbonitore così spietato tanto da dimenticare tutto, persino il tuo passato e il tuo presente composto di figli in pectore e faccine tutte moine da ricordare e abbracci teneri nel lettone di casa, spero per te che sia Lei, lolita giovane a porgerti il famigerato due di picche, a calare la lama sul tuo collo e a ignorarti finché dura il corso, l’abbonamento, il sogno. Se rimani avvinghiato e aspetti da lei sempre un occhiolino dolce, sappi che per la piccola Lola non conti niente. Rimani solo una tacca da apporre sul tanga o, perché no, sulle giarrettiere bicolori, esclusivamente bianche e nere, come una sexy zebra. Auguri bamboccione, e non perdere tempo con un amore mai nato e già finito.


2 commenti:

  1. Non perdere tempo con un amore mai nato e già finito...giusto... ma purtroppo ci si cade.
    Ciao.

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  2. Teo, sono stato a Pisa per problemi di salute non miei. Una bella "strapazzata" in due giorni. Ma a me chi mi capisce? Volo forse? Ciao?

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