giovedì 24 novembre 2011

Diobo' Rimini!


Rimini a piedi un sabato mattina

S’inizia a camminare di buona lena per il Borgo San Giuliano il sabato mattina. Il giorno dopo alla stessa ora cambia poco. C’è poca gente in giro, perlopiù russi annoiati e chiacchieroni. Case piccole, attaccate e pittoresche. Si prende il giornale all’edicola e poi scavalchi il Ponte di Tiberio e ti immetti nel Corso d’Augusto. C’è qualche anima per la via più importante di Rimini, il cuore del Centro Storico. Prendi il caffè e la pasta in uno dei vari bar di Piazza Tre Martiri, leggi il tuo giornale e, se ne hai voglia, prosegui fino all’Arco d’Augusto. E dici poco, hai bypassato secoli di storia, millenni, ma i negozi al centro sono semivuoti, c’è scarsa affluenza. Le persone, specie quando è inverno, freddo e nuvoloso, sono tutte stipate nei grandi centri commerciali; cito i più conosciuti: Le Befane e i Malatesta. Allora è in questi momenti e in questi posti che si vede la vera Rimini, con i suoi sapori, i suoi odori, i suoi silenzi ovattati dalla nebbiolina. Se proprio sei un mezzo sportivo, e a Rimini ce ne sono tanti, transiti per il Parco Cervi, lungo la pista ciclabile “Claudio Ugolini”. Adesso l’hanno un po’ accorciata costruendo il Palacongressi dalla parte a monte, però dalle zone del mare è gustoso farci un giro a piedi o in bici, quando è bel tempo, magari. Si respira aria pura tra gli alberi. Approdi dopo un po’ nel medio Adriatico e nel mezzo di Marina Centro, a Piazzale Kennedy. Quindi, non hai che l’imbarazzo della scelta. Puoi continuare a inondarti di aria di mare in spiaggia, comprarti un bel libro nelle librerie Gulliver o al Libro e la vela, pranzare al Mc Donald’s o all’Ok Pizza se vuoi risparmiaree camminare un po’ di più. Proprio fino a sfiorare la banchina del porto, con le tante bitte e i pochi pescatori invernali. Oppure, se puoi spendere un po’ di più, recarti al ristorante Nettuno, o a quello dei fratelli La Bufala. Per rammentare solo gli esercizi che sostano nei prezzi di Piazza Kennedy. Un centro commerciale c’è anche al mare, è il Savoia Store, presso Le Meridien. È situato in un posto raggiungibile, ha negozi con prezzi modici e griffe ora in saldo, personale gentile. E poi ci sono i bar dello stesso Le Meridien e da Tino, sempre garbatamente affollati, con prelibate squisitezze fatte in casa, per l’aperitivo o il solito montebianco. Questo solo per un assaggio, anche culinario, della nostra bella città. Provate poi a mangiare i paccheri all’astice, piatto tipico, con vista sulla spiaggia e sul domestico mare; la cartolina è in bianco-nero seppia, forse le palizzate in legno che circondano i casotti non sono lenitive alla vista, le cabine si stagliano tutte diverse, tranne che al Turquoise o altri stabilimenti, però sembra che il tempo si sia fermato a 30 anni fa. Se è un bene o al contrario un male, lo lascio decidere a voi. Buona passeggiata e felice visione della Rimini invernale.


2 commenti:

  1. Essì hai proprio descritto bene la Rimini sorniona, un bel gattone modesto se non fosse per quel Tempio incredibile, pieno zeppo di simboli diavoleschi in cui si dice Messa, mi sembra di riscontrare la Rimini novembrina con la Rimini di agosto.
    Poi c'è l' altro pezzo da novanta : il Museo Civico e il pezzo da cento il Ponte su cui transitano le auto che spreco, per me i riminesi mica si rendono conto che nel centro storico vi hanno un bobcat mica un gatto qualsiasi.
    Ciao.
    PS il bobcat è un gatto selvatico SPLENDIDO

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  2. E' vero, Teo, le auto sul ponte di Tiberio è uno spreco. Rimini è stupenda anche d'inverno, il tempio e il museo poi tu l'hai descritto così bene. Voglio ....il bobcat, mio padre, Roberto, povero, lo chiamavano (e anche io) Bob...Evviva il Bobcat!!!!Ciao

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