Il primogenito è Dio per una coppia di
genitori. O al minimo Gesù Cristo. Figuriamoci per una coppia tradizionale come
Al Bano e Romina Power. Lui figlio di contadini pugliesi, lei di Tyrone Power,
uno dei miti Hollywoodiani. Gesù,
morto per l’imputazione di essersi proclamato re dei Giudei, nacque sotto un re
dei Giudei che non era per sangue né re né giudeo. Infatti Erode il Grande era
una bestia sanguinaria che voleva deflagrare, uccidere, smembrare i primogeniti
e così umiliare, sfinire i genitori, monchi di gioia, catarsi e infine speranza
nel futuro. Ah, male non fu mai più doloroso, privazione non fu mai così
marcata. Il tutto per il disegno blasfemo di uccidere Cristo.
Ylenia
Carrisi, primogenita dei genitori più famosi d’Italia, è scomparsa il 6 gennaio
1994 in una città maledetta, una delle 10 metropoli più pericolose del Pianeta,
New Orleans, nello Stato di Louisiana, Stati Uniti d’America. Bagnata dal
grande fiume Mississippi, Nouvelle Orleans, come la chiamarono i francesi, ha
visto la schiavitù, la colonizzazione dei neri, il dominio francese e spagnolo,
e fu fulcro della Guerra di secessione, che mise il Nord contro il Sud a
confronto, con uno scannamento fratricida.
Cosa ci faceva
la bionda ragazza che ha tutto nella vita, soldi, bellezza, primogenitura, in
quella mezza metropoli che ha ispirato ed è, essa stessa musica, sesso, droga,
perdizione e delitti? Forse è stanca, vuole riposare dallo stress di essere
figlia di Dio, unica, speciale. I genitori, con l’allegria dei peones, hanno
girato in quegli anni l’America con un caravan colmo di emozioni e gioventù,
figli e beltà e, spensierati, hanno lambito per poi entrarci la città
dell’Anticristo, più o meno così la descrisse la fulgida rampolla dei Power.
Ylenia volle
restare nella capitale del voodoo e delle messe nere; passò qualche tempo in
una stanza di una squallida pensione in compagnia di un musicista di strada,
Alexander Masakela, individuo pericoloso e per questo carismatico, drogato,
alcolista, guru, stregone. Cosa accomuna la figlia di Dio, la fanciulla dal
sorriso pulito e un po’ melanconico, al vecchio generato dalla morte, perduto e
che può fare, se volesse, perdere tutto? La droga? L’aura maledetta? Infine “la
differenza?”
Al Bano ha
dichiarato sua figlia morta, forse un atto dovuto. Romina non ne vuole sapere:
“Cercatela ancora, l’amore non muore, il tempo non cancella gli affetti!” fa
sapere alla trasmissione di Sciarelli “Chi l’ha visto?”.
Questo dolore
così grande ha avuto il potere di far scoppiare una coppia ritenuta inscindibile.
Ora è l’odio che divide i due genitori tanto noti.
Ma chi era
quella ragazza bionda che in una squallida notte, in una New Orleans dicotomica, bellissima e seducente, che
giocava a dadi con il Demonio, si gettò nella pancia del maledetto Mississippi gridando:
“Io appartengo all’acqua”?
Agli
investigatori il compito di appurarlo.
Io so solo
che è tanto difficile nascere e vivere con le stimmate del predestinato.
Vivere è difficile anche senza essere predistinati...e in certi casi le stimmate te le cerchi, c'è chi non ha tempo neanche di vivere.
RispondiEliminaCiao.
Ok paola. io penso che chi e in alto precipita peggio. si vivere e difficile ma io parlo dello stravivere e possiamo saperlo soli noi primogeniti. un sorriso...ai secondi. ciao
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